E’ uno degli ingredienti maggiormente utilizzati in ambito industriale per la produzione di prodotti da forno. L’olio di palma gode di questa fama tra i produttori a causa della sua economicità e praticità.
    L’olio di palma copre oramai circa il 21% del mercato mondiale di olio commestibile e sotto il nome di “olio vegetale” oppure di “grasso vegetale” è uno dei principali ingredienti di molti prodotti che consumiamo quotidianamente: fette biscottate, biscotti, creme, cioccolata, nutella, croissant, patatine, margarina, gelati, alimenti congelati.
    Il valore nutrizionale di questo olio è molto scarso, infatti, pur essendo un ingrediente di origine vegetale presenta un alto livello di grassi saturi che può raggiungere anche il 50% nel caso dell’olio di palma derivato dai frutti e l’80% nell’olio di palmisto, derivato dai semi. Il suo elevato contenuto di grassi saturi non è purtroppo controbilanciato da un’adeguata presenza di acidi grassi polinsaturi benefici, ritenuti in grado di tenere sotto controllo i livelli del colesterolo LDL. Inoltre l’olio di palma contiene grassi di tipo AGS-ath (C12, C14 e C16) che sono considerati dei veri e propri nemici per le arterie.
    Oltre all’aspetto salutistico, l’olio di palma rappresenta oramai anche un grave problema ambientale. per far posto alle coltivazione viene spesso sacrificata la foresta pluviale, con grave danno ambientale e mettendo a rischio l’habitat di molte specie animali.
    Purtroppo fino a dicembre 2014, non vi sarà l’obbligo di indicarlo chiaramente in etichetta. Oggi si nasconde dietro le diciture “grassi vegetali” o “olio vegetale”. Occhio quindi all’etichetta!